La celiachia, da qualche anno denominata “Malattia Celiachia”, è ritenuta una malattia rara, per cui il Sistema Sanitario Nazionale (SSN) prevede alcune agevolazioni a tutela di chi ne è affetto: ad esempio, come da D.M. 279/01, tutti gli esami diagnostici sono esenti dal pagamento del ticket.
Inoltre, i pazienti che hanno avuto conferma diagnostica della propria patologia, hanno diritto ad una sorta di voucher per l’acquisto di prodotti alimentari certificati “senza glutine”. Tale Buono d’Acquisto ha un tetto massimo che varia da €45 a €140 a seconda del sesso, dell’età e della Regione di residenza.
Il Buono può essere ottenuto recandosi presso l’ASL di competenza muniti di un documento di riconoscimento valido e del documento di diagnosi relative alla biopsia.
L’ASL rilascerà un tesserino con il relativo codice di esenzione e, in seguito, provvederà ad emettere i Buoni (ricette), spendibili mensilmente per l’acquisto di prodotti senza glutine.
Come anticipato, la cifra è molto variabile e le tabelle di riferimento Regione per Regione possono essere facilmente reperite sul portale AIC.
In ogni caso, i Buoni sono da intendersi come un contributo a copertura parziale della spesa mensile per l’acquisto di prodotti “per celiaci” (come pane, pasta, farine, prodotti da forno dolci e salati), fermo restante la prescrizione di seguire una dieta variegata, ricca di frutta, verdura e di alternare prodotti gluten free specificamente formulati ad alimenti naturalmente privi di glutine.
